Comunicato 29.01.2021

Chi l’ha vista la … lavatrice?

Settantacinque giorni e si continua a giocare a nascondino

“E poi dicono che le ordinazioni online funzionano a meraviglia in quanto la consegna del prodotto avviene nelle 24ore successive. Nel caso in esame, invece, il recapito è di là da venire”. Si apre così la segnalazione-reclamo presentata ad un’azienda distributrice di elettrodomestici dall’Associazione dei Consumatori della Puglia, l’Adoc, in quanto non si da pace per un consumatore-acquirente che dal 14.11.2020 non si è visto recapitare una lavatrice acquistata online. Eppure, la società incaricata del trasporto si era affrettata a precisare le modalità di consegna tramite posta elettronica il 17.11.2020.

Sta di fatto che il corriere non provvedeva alla consegna e, anzi, scompariva dalla circolazione risultando irreperibile al telefono dal 18 novembre al 03 dicembre 2020. A far da sponda al corriere si inseriva la società venditrice con Una e-mail del 03.12.2020 di tutt’altro contenuto e senza fornire nessuna precisazione in merito alla consegna del bene.

Nei giorni successivi seguiva un silenzio assoluto interrotto dal consumatore il 12.12.2020 il quale,alle ore 18:52 dello stesso giorno, dalcorriere riceveva conferma per una consegna che sarebbe avvenuta nella stessa giornata. Ma, a questa grossolana bugia si aggiungeva, a distanza di dieci giorni, esattamente il 22.12.2020, la beffa di una e-mail inviata all’acquirente dalla grande società invitandolo ad attivare la protezione inerente l’ordine cliccando sul link riportato nella stessa comunicazione.

A questo punto, chiunque può affermare di essere alla fine di una tragicomica vicenda; ma la realtà,  ci riserva dell’altro.

Infatti, nella stessa giornata del 22 dicembre, il cittadino, “spazientitosi”, confermava alla società che la lavatrice non era mai giunta a destinazione e dichiarava di non essere interessato al prodotto e chiedendo la restituzione della somma pagata anticipatamente. A questa richiesta ufficiale, la società risponde senza fare una piega; e, anzi, il 24.12.2020 invia una e-mail nel cui testo si afferma, testuale, “siamo a conoscenza dell’avvenuta consegna, in data 21/12/2020, tramite corriere … dell’ordine nr. …”.

Incredibile. Questa comunicazione è una precisa dimostrazione di quanta attenzione viene rivolta al consumatore.

Cosa aggiungere. Stiamo assistendo ad una vicenda che ha dell’inverosimile per una grande società che non riesce ad interloquire con l’acquirente e non avanza nessuna risposta, o meglio, non procede a restituire la somma versata anticipatamente per il mancato rispetto del contratto verso il quale, l’interessato, esausto, continua a pretende la restituzione della inviando una nuova comunicazione il 29 dicembre 2020.

Siamo giunti al 29 gennaio e, ancora, quattro giorni fa, il 25 gennaio 2021, la società chiedeva ancora conferma sul dove recapitare la merce. Assurdo.

Quale indicazione trarre da questa paradossale vicenda. “Non ci sono parole se non quella di elevare, esemplarmente, il cartellino rosso alla megasocietà”, dichiarano i dirigenti dell’Adoc Puglia. I quali proseguono affermando che la società “dovrebbe sentirsi in dovere di porgere le proprie scuse all’acquirente”.

Al tirar delle somme, la società si rassegni e rispetti le ragioni e i diritti dei consumatori.

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